El arcobaleno È uno dei fenomeni meteorologici più belli e affascinanti che esistano. Si forma quando i raggi del sole attraversano le goccioline d'acqua sospese nell'atmosfera. Questo processo frattura la luce bianca del sole in uno spettro visibile, che solitamente percepiamo come l’arcobaleno. Il fenomeno ha ispirato scienziati, filosofi e artisti per secoli, e continua a stupire chi ha la fortuna di vederlo.
I colori dell'arcobaleno sono caratteristici e appaiono sempre nello stesso ordine. Sono formati da sette colori ben definiti: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e viola.
Come si forma un arcobaleno?
La formazione dell'arcobaleno è un processo naturale che avviene a causa della rifrazione, riflessione e diffusione della luce. La luce bianca proveniente dal sole passa attraverso le gocce d'acqua nell'atmosfera, facendole rifrangere (piegare). All'interno delle goccioline, la luce viene riflessa una volta dalla superficie interna e poi dispersa in diverse lunghezze d'onda, che corrispondono a diversi colori. Il risultato è uno spettro di colori che non smette mai di stupirci.
È importante notare che l'angolo della luce è fondamentale. Perché si formi l'arcobaleno, i raggi del sole devono entrare nelle gocce di pioggia con un angolo di 42 gradi. Questo fenomeno si osserva dopo una pioggia, o anche durante essa, ogni volta che c'è la luce del sole che cade sulle goccioline sospese nell'aria.
Isaac Newton fu il primo a decomporre la luce bianca utilizzando un prisma e scoprì che il fenomeno dell'arcobaleno era dovuto alla rifrazione della luce.
I colori dell'arcobaleno: una sequenza perfetta
L'arcobaleno è composto da sette colori, che appaiono sempre nello stesso ordine, a causa delle lunghezze d'onda della luce visibile che vengono rifratte dalle gocce d'acqua. Questi colori sono: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e viola. Ciascuno ha una lunghezza d'onda specifica che determina la sua posizione nello spettro visibile dell'arcobaleno.
Il colore rosso
El rosso È il primo colore dell'arcobaleno e il più esterno nella fascia dei colori. Questo perché ha la lunghezza d'onda più lunga di tutti, permettendogli di essere meno rifratto rispetto agli altri colori. Il rosso simboleggia energia e vitalità ed è uno dei primi che l'occhio umano rileva.
Il colore arancione
Il secondo colore visibile nell'arcobaleno è arancione. Derivato dall'incontro tra il rosso e il giallo, l'arancione evoca creatività ed entusiasmo. Sebbene sia spesso percepito come meno intenso del rosso, è comunque un colore prominente negli arcobaleni più vividi.
Colore giallo
El giallo È uno dei colori più brillanti dell'arcobaleno ed è associato alla luce e all'energia positiva. Si trova al centro dello spettro visibile, il che lo rende un colore di transizione tra il caldo (rosso e arancione) e il freddo (verde e blu).
Il colore verde
El verde segna l'inizio dei colori freddi. Rappresenta la natura, la crescita e la serenità. Nella scienza del colore, il verde è associato alla vita e alla rigenerazione, e la sua comparsa nell’arcobaleno è un segno di questa stessa vitalità.
Il colore blu
Il quinto colore dell'arcobaleno è azul. Questo colore ha una lunghezza d'onda più corta del verde, il che lo colloca verso il lato più freddo dello spettro. Il blu è emblematico di calma e stabilità e, sebbene sia spesso visto meno intensamente negli arcobaleni più deboli, in condizioni ottimali si manifesta molto chiaramente.
Il colore indaco
El indaco, chiamato anche indaco, è un colore difficile da distinguere per l'occhio umano, portando spesso alla percezione che nell'arcobaleno siano visibili solo sei colori. L'indaco è un profondo mix di blu e viola, che gli conferisce un tono mistico ed enigmatico.
Il colore viola
Infine, l' viola chiude lo spettro dell'arcobaleno. Questo colore si trova all'estremità delle lunghezze d'onda più corte, rendendolo il colore più rifratto di tutti. Trovandosi sul bordo interno dell'arco, il viola sembra sfumare delicatamente, creando un morbido contrasto con il vicino blu.
Spiegazione scientifica dell'arcobaleno
La scienza dietro gli arcobaleni risolve questo fenomeno attraverso le leggi di rifrazione, dispersione e riflessione della luce. Quando la luce entra in contatto con le gocce d'acqua, alcuni raggi vengono riflessi all'interno, mentre altri passano attraverso la goccia. Quando la luce bianca attraversa l'acqua, le diverse lunghezze d'onda (colori) si separano, formando così lo spettro visibile dell'arcobaleno nel cielo.
I sette colori riconosciuti nell'arcobaleno formano lo spettro della luce visibile che può essere catturata dall'occhio umano. Anche se l’arcobaleno sembra avere un numero limitato di colori, la realtà è che lo spettro della luce è continuo e presenta infinite gradazioni di colore, ma l’occhio umano può distinguere solo alcuni insiemi di lunghezze d’onda specifiche.
Perché l'arcobaleno ha un arco?
La caratteristica forma ad arco dell'arcobaleno è dovuta alla geometria della luce e dell'acqua. L'arco è un cerchio completo, ma di solito vediamo solo la metà superiore a causa della nostra posizione sulla Terra. Ciò avviene perché i raggi luminosi vengono rifratti con un angolo fisso di 42° nelle gocce d'acqua, creando la forma circolare dell'arcobaleno.
Anche la dimensione delle gocce d'acqua e l'altezza del sole nel cielo influiscono sulla visibilità dell'arcobaleno. Pertanto, durante la prima mattina o il tardo pomeriggio, quando il sole è più basso, gli arcobaleni sono più intensi e colorati.
In sintesi, l’arcobaleno è uno dei fenomeni meteorologici più spettacolari e complessi, frutto dell’interazione della luce solare con le gocce d’acqua presenti nell’atmosfera. Con la sua perfetta combinazione di colori e forma iconica, questo fenomeno ha suscitato lo stupore di scienziati, artisti e persone di tutte le culture nel corso della storia.